Satyricon
SATYRICON- DORIANX
Il titolo della mostra riprende il noto “Satyricon” di Petronio, che non rientra in un unico genere letterario, proprio come le opere di Dorian X non si restringono a un solo genere artistico. Possiamo quindi a ragione parlare di un Pastiche artistico che comprende più stili.
Le assonanze tra il Satyricon di Petronio e quello di Dorian X annoverano due modelli: la Satira e la Parodia, che incrocia tempi, situazioni, personaggi, avvalendosi di un linguaggio schietto, per certi versi provocatorio, ma distante da qualsiasi intento moraleggiante o invettivo nei confronti della società.
Non si consideri Dorian X un essere fisico, inutile proiettare in un'immagine corporea l'impressione che può derivare da un rapido sguardo alle opere.
Mosaico di follia, ironia, arguzia, egli è un pungente nonché scaltro scanzonatore di un mondo immerso in una babele di contraddizioni di cui è al tempo stesso fonte e carnefice. Che l'Universo si trascini tra instabilità e incertezze d'ogni sorta è un fatto assodato; è un continuo avvicendamento di eccessi, asimmetrie , forzature, nelle quali l'uomo non riesce a riguadagnare l'empatia cosmica. Tutto questo fa parte dei corsi e ricorsi storici, difatti nelle opere presente e passato si intersecano nel ritratto di una contemporaneità che viene resa con espedienti che l'artista sa trattare con inconsueta estrosità; in questo senso la sua arte è davvero calata nello spirito dei tempi.
Dorian X,che possiede la natura d'un satiro compare delle feste del dio Dioniso, è uno spirito che danza , ebbro e vorace, mai sazio di sperimentare con prontezza e audacia ogni pratica gli sia congeniale. Del satiro possiede la doppia essenza caratterizzata dalla fame di vita nel suo lato più godereccio e dalla maestria nel trattare di arte. La grande curiosità intellettuale gli ha consentito di acquisire un bagaglio culturale che si dilata da Oriente a Occidente, tra correnti religiose, filosofiche, culti astrali, mitologie, nonché una competenza di tutto rispetto nella pratica pittorica.
Profondo conoscitore della storia dell'arte e dell'estetica, nella propria espressione artistica Dorian X
,amante della scuola fiamminga, rievoca maestri come Bosch e Bruegel tanto nell'uso sfrenato dell'allegoria quanto nella riproposizione di quadri densi di situazioni dove si ritrovano una miriade di protagonisti, reali o fantastici, che creano veri e propri microcosmi notevolmente solidi nella loro struttura.
Le creature di DorianX non sono solo però il frutto di una fantasia a briglia sciolta: esse hanno un riscontro nella cultura e nel folklore che hanno animato i secoli, anzitutto nella letteratura nordica e in quella araba, abbondanti di allegorie, simbologie e onirismi.
Non solo, i personaggi realmente esistenti sono essi stessi "simboli", pertanto non c'è alcuna volontà di inveire contro uno o l'altro, quanto l'intenzione di comprovare come guerre, fanatismi, violenze, ma anche erotismi, giochi di seduzione, la carnalità gaudente sono da sempre presenti nel cammino dell'umanità. Certo si sono manifestati di volta in volta con criteri diversi, e ,mentre nei secoli passati molto era taciuto, oggi l'informazione globale ci consente di venire a contatto con mondi tangibili, che l’artista restituisce con tutto il proprio spirito goliardico, che non esito a definire “multistrato”.
Ne “I martiri contemporanei” vengono interpretati tre casi attuali di supplizio: la paura della malattia e l’abbandono a se stesso di chi ne è affetto, una donna con il volto rovinato dall’acido che prosegue la sua esistenza portandosi addosso il proprio fardello, e l’uomo condannato con la pistola alla testa. Fatti di cui sentiamo parlare ogni giorno, da ogni parte del mondo, realtà evidenti alle quali siamo talmente avvezzi da esserne saturi, quasi annoiati... Dall’altro lato, nelle opere “Eros e Psiche” e “La nascita di Venere”, che inquadrano in una rappresentazione farsesca e umoristica i celebri miti della grecia classica, abbiamo due esempi lampanti dello spirito ridanciano che anima DorianX.
Nel primo una lasciva Psiche bionda e candida dischiude la sua rosa verso un Eros di colore, legato a lei da un drappo rosso, mentre sullo sfondo si intravede un’esplosione atomica.
Ne “La nascita di Venere” uno scaltro Serafino solleva Venere dalle acque con un gesto malizioso ma di sicuro non rifiutato dalla dea.
La sessualità è vitalità, gioco, forza, elemento naturale dell’essere umano. Essa va vissuta con gioia in tutte le sue declinazioni, con piacere e diletto.
Questo il Mondo di DorianX, questi i modi in cui lo rappresenta.... Vi piaccia o meno, Fate Vobis !
REBECCA DELMENICO