Antonio Trotta

Stio Cilento - Italy
Antonio Trotta
Biography: 

Antonio Trotta nasce a Stio Cilento nel 1937, trascorre l’adolescenza e la sua formazione giovanile in Argentina a La Plata dove nel 1960 è tra i promotori del “Gruppo Sì, membro dell’Accademia di San Luca, vive e lavora tra Milano e Pietrasanta.

Inizia la sua attività espositiva a Buenos Aires 1966 al Museo di Arte Moderna (a cura Samuel Oliver) e all‘Istituto Torquato Di Tella (a cura di Jorge Romero Brest), nel 1968 è invitato alla biennale di Venezia a rappresentare il Padiglione Argentino.

La sua ricerca è sempre stata incentrata sulla problematica del rapporto fra “arte e spazio” e le imponenti installazioni, i grandi ambienti della fine degli anni ‘60 ne sono la testimonianza. La sperimentazione dell’opera e della sua rappresentazione inizia nei primi anni ‘70 con la riproducibilità (attraverso l’uso della fotografia e del video) dei soggetti nei propri materiali: le finestre su vetro, le cave e i cornicioni su marmo, le tende su tela... da Francois Lambert, Milano (a cura di Marisa Volpi), da Cristian Stein, Torino, Marilena Bonomo, Bari.

Già alla fine degli anni ‘70 desidera riaffermare il linguaggio (evaso dall’arte contemporanea) dell’arte occidentale e visita la Grecia (il sapere, la cultura presocratica) riscoprendo sia i soggetti storici/mitologici sia i materiali nobili. L’uso del bronzo, del marmo, del mosaico diviene lo strumento per confrontarsi con l’opera e per affermarne la perennità: “Aptico” ( a cura di Jole De Sanna), “Della falsità”, (introduzione di Arturo Carlo Quintavalle), Parma, “Senza Relazione - Il Verosimile critico”, (a cura di Italo Mussa), Acireale, “L’estetico e il Selvaggio”, (a cura di Giorgio Cortenova), Modena, Galleria Civica, 1980 “ArteBorgogna”, Milano, XXXVIII Biennale di Venezia (a cura di Filiberto Menna), TVenster, Rotterdam, XXXIX Biennale di Venezia e negli anni ‘80 “Sovrana Inattualità” PAC, Milano ( a cura di Flaminio Gualdoni), Piero Cavellini, Brescia, Cesare Manzo, Pescara, Artra, Milano Cardi, Milano, PAC, Milano (a cura di Elena Pontiggia) “L’annunciazione di Antonello”, (a cura di Demetrio Paparoni), Siracusa, Museo Nazionale di Bellomo, “Memoria del Video I - La distanza della Storia” PAC, Milano (a cura di Marco Meneguzzo).

La riflessione storica, letteraria, poetica e filosofica della propria cultura eleatica, greca, bizantina ed il loro riconoscimento lo invitano ad una ricerca stilistica che è un’appropriazione del patrimonio del passato a cui il futuro è heidegherianamente destinato : sala personale XLIV Biennale di Venezia “Da Elea a Bisanzio “ (a cura di Lea Vergine), Martano, Torino, ICI Buenos Aires (a cura di Laura Buccellato), Galleria d’Arte Contemporanea, Siracusa, Omphalos, Terlizzi (Ba) (a cura di Carlos Espartaco), ”Tuscia Electa”, Castello di Verazzano (a cura di Babio Cavallucci) Arte Studio Invernizzi, Milano, Artra. Milano, Astuni, Fano/Pietrasanta (a cura di L. Beatrice, M. Senaldi), “Scultura Italiana ” Mudima ,Milano (a cura di Arturo Schwarz), Fioriture Asimmetriche, CAP Carrara (a cura di Nicola Ricci testo di Marco Senaldi), Biennale Internazionale di Scultura, Castello di Racconigi ( a cura di Claudio Cerritelli)

Ha realizzato monumenti pubblici : “ALETEIA“ Vallo della Lucania, “RESISTENZA“, La Spezia, “PIETRA LECCESE”, Martano, “GABRIELE D’ANNUNZIO”, Vittoriale degli Italiani, Gardone, “SOSPIRl”, MACAM, Maglione.

Artworks by: 

Antonio Trotta Works

Guardavo da Dove Guardavo
Guardavo da Dove Guardavo
Gemoetrie
Geometrie - Antonio Trotta
Letto nel 70
Letto nel 70