Corpi
Inaugura a Pietrasanta il 21 Agosto dalle ore 18.30, presso la Gestalt Gallery, la mostra personale di Simone Fazio a cura di Gianluca Marziani, le cui tele sono visioni in un limbo oscuro, chiare e allucinate dell’annegamento nel buio, l’avvilimento cosciente, del desiderio e dell’aspirazione verso un mondo di luce, verità e giustizia.
A cura di Gianluca Marziani e con un saggio di presentazione di Pierpaolo Capovilla s’inaugura presso la Gestalt Gallery, la mostra di Simone Fazio, dove saranno esposte tele realizzate ad olio, di medie e grandi dimensioni.
Vacue apparenze, spazi silenziosi e armoniose geometrie si svelano attraverso l’occhio di Simone Fazio, che meticolosamente le cattura. Tramite le sue tele l’artista rende eterno ciò che eterno non è, il corpo, nel quale egli coglie l‘essenza più fragile, la vita. Incomprensibile e intangibile allo sguardo superficiale, Simone Fazio la porta in primo piano con giochi incantati di luci, che assumono profondità, forme astratte in un linguaggio estetico.
Fazio affronta una ricerca non al di sopra, bensì al di là della normale percezione retinica, riducendo il mondo ai suoi fattori primi, analizzandolo e descrivendolo con così tanta e assoluta profondità da provocare uno straniamento capace di amplificare sensibilmente l’improbabilità dei “paesaggi” evocati: il buio. Come la tenebra in cui viviamo oggi.
La ridotta tavolozza di colori usati vive attraverso le vibranti pennellate: con una sapiente gestualità le linee nere sono intervallate da tratti bianchi e formano ampie curve su superfici in dissolvimento. La stretta relazione fra luce e ombra subentra per rappresentare l’intera gamma delle percezioni mentali, e lo sguardo dell'artista, è lucido come quello di un entomologo, capace di distinguere tutte le fasi evolutive ed involutive di una creatura, in attesa che l'invincibile processo entropico compia il suo operato.
Queste immagini galleggiano come cadaveri ancor vivi nell'oceano dell'oggi, e ci pongono delle domande. Cos'altro dovremo ancora sopportare?
Quali frustrazioni, quali disgrazie, quali malinconie attraverseremo ancora?
La pittura di Simone Fazio ci grida in faccia la disperazione di una generazione.
Dietro questa si cela, imperiosa, l'ambizione di riscatto e di emancipazione di un'umanità stanca, e senza più punti cardinali.